Chi ci ricorda / 2
Lo so: dire che gli Oasis fanno canzoni che somigliano ad altre canzoni (altrui) è la scoperta dell’acqua calda. Però in questo caso, il precedente è meno prevedibile: Piuttosto che i Beatles o simili, qui si parla degli Everything But The Girl. Infatti, uno dei singoli dell’ultimo album dei Gallagher Bros. somiglia parecchio, nella strofa, alla canzone (bellissima) che chiude “Eden“, il disco (magnifico) di esordio (1985, esattamente vent’anni prima) del duo che all’epoca era new cool, poi è diventato techno-drum’n’b poi non so che cosa, ma che fondamentalmente ha sempre confezionato delle perfette melodie pop ideali per i momenti in cui ci si sente meditativi, magari un po’ malinconici e parecchio sentimentali.
Eccoli:
- Oasis: Let there be love, da Don’t Believe The Truth (2005)
- Everything But The Girl: Soft touch, da Eden (1985)
La somiglianza è innegabile, ma da qui potrebbe aprirsi un dibattito senza fine. Come dicono i musicisti (il titolare di questo blog potrebbe quindi confermare) le note sono solo sette… Tra l’altro, proprio stamattina, ascoltando in auto una compilation degli Abba (ehm….) ho notato una somiglianza al limite (superato) del plagio con l’ultimo singolo di Madonna, di cui ovviamente mi sfugge il titolo. A volere essere proprio cattivi, ricordo qualche anno fa un certo gruppo napoletano di “pop colto” le cui canzoni “evocavano” in maniera evidente alcune sonorità, diciamo, “lovely”…
Cattivo?… Non lo penserei mai 😉
Comunque la filosofia di questa rubrichetta è chiaramente espressa nel post introduttivo , di cui qui riporto un estratto:
Beninteso: quei si parla di Pop con la P maiuscola, niente a che fare con i presunti scoop sui plagi sanremesi o roba del genere. Sono discendenze, non plagi. Filologia, non pettegolezzo. Ecco.