26 Aprile 2025

Su Grillo e il V-Day (argomento abbondantemente inflazionato), aggiungo solo un paio di osservazioni poi taccio.

La prima:

Delle tante sciocchezze, per così dire, che sono uscite dalla bocca del comico genovese sulla pubblica piazza, una, riportata da giornali e tv come particolarmente divertente, merita una piccola riflessione.
Riferendosi a Mastella, che pare gli abbia risposto sul proprio blog, Grillo si stupiva ironicamente. Pensate, un ministro che risponde con sollecitudine ad un comico… Ma ve lo immaginate Gordon Brown in Inghilterra che dialoga con Mister Bean?.. (risate del pubblico)... Ma vaffa…!
In sintesi, e se non mi è sfuggito qualcosa, magari non ho capito l’ironia, il succo è questo:

– Tu, politico, sei uno stronzo e magna magna, un esponente della casta che è il cancro della democrazia, sei arroccato nella tua torre di privilegi, staccato dal sentire vero del paese che io ho portato su questa piazza, a centinaia di migliaia. Ed hai col tuo indulto messo in libertà moltitudini di criminali… Io, noi, combattiamo te ed i tuoi pari, come possiamo, con leggi di iniziativa popolare. Stiamo facendo una battaglia politica tutti noi qui.
– Ok, ti rispondo. Non sono daccordo, dici cose sbagliate, il tuo collega comico Benigni mi elogia per quello di cui tu mi accusi….
– Ehi! Ma che fai, rispondi ad un comico? (non si capisce se Benigni o Grillo, ndr. S’è offeso per la qualifica? O pensa che un ministro debba far altro che rispondere a Benigni o a lui?) Cose da pazzi! Queste cose succedono sono in Italia!…  Ma allora sei davvero stronzo!

In pratica, è fatale: sei comunque stronzo. Come il lupo che si mangia l’agnello. Anche se lui sta a monte del fiume, lui comunque l’agnello se lo magna. Dio mi perdoni per aver paragonato Mastella ad un Agnello. Di questo sei stato capace, Grillo! Di farmi prendere le parti di Mastella! Sei un essere perverso…. E, aggiungo magari tu fossi come Mister Bean. (E magarissimo Mastella fosse come Brown).

La seconda, che riguarda più che Grillo, una certa informazione:

Primo piano, rubrica del Tg3. Argomento: Grillo, l’antipolitica, i girotondi, i movimenti.
Ospite in studio: Pancho Pardi.
Ospite in collegamento: Marco Travaglio.
Una domanda tra le tante di tenore analogo:
Mannoni: Secondo voi, Grillo è un qualunquista?
Pardi: Tutt’altro, non mi sembra proprio…
Travaglio: E’ il contrario del qualunquismo….

Mi sono immaginato una trasmissione analoga, mettiamo, su Fidel Castro.
Ospite in studio: Chavez; ospite in collegamento Gianni Minà.
Domanda: secondo voi, Castro è un dittatore?

10 thoughts on “Dialettiche democratiche

  1. figurati.
    giorni fa parlavo con un amico e gli dicevo che la casa editrice per cui lavoro pubblicherà libri di dissidenti cubani che saranno anche invitati a un festival qui in italia. lui mi ha detto che spera che il loro aereo cada. non ho risposto niente. non mi piace parlare di politica. non trovo mai le parole adatte o più semplicemente non ne so abbastanza. e mi dispiace anche di non aver detto niente lì e dirlo qui. nei confronti del mio amico non mi sembra corretto. però nemmeno nei confronti dello scrittore cubano che conosco, le cui ragioni – personali, segrete, di cui è assoluto proprietario, senza che uno qualunque possa dire che non sono giuste e che per quelle ragioni debba perdere la vita cascando col suo aereo – le cui ragioni, dico, non ho potuto difendere.

  2. Cara Tinetta,
    cerco di frenare il mio istinto che mi porterebbe a fare uno sproloquio lunghissimo e forse inutile. Sono ossessionato da quanto, nel “sentire” di moltissime persone a me, a noi prossime, sulla umiltà, il ragionamento, la voglia di capire, di approfondire, prevalga sempre la rabbia, il partito preso, lo “schierarsi” manicheo e stupido, anche in persone che stupide non sono. Che si tratti di Cuba, di Beppe Grillo o di Israele, la sostanza non cambia. E’ maledettamente difficile fare i conti con sè stessi, con la propria rabbia personale le cui ragioni si preferisce proiettare sulle “giuste” cause. Che spesso sono tutt’altro che giuste. E’ meglio semplificare, si fa meno fatica, si soffre meno e ci si sente più virtuosi (lo scrivevo anche nel commento al post precedente). Ed anche più intelligenti, con quel tocco di cinismo che fa tanto fascino, quello di chi la sa lunga. Quello di chi ha capito tutto, e che magari ti spiega con sufficienza che tu non hai capito niente, e magari credi che l’11 settembre davvero dei terroristi hanno fatto schiantare due aerei sulle twin towers. Ah ah, stupida vittima della manipolazione americana!…
    Una delle cose che più apprezzo di te, e ne ho sempre più conferme, è invece proprio la tua acutissima innocenza, la tua umiltà, il tuo tenerti lontana da quei meccanismi che invece sarebbero così facili da abbracciare. E’ un dono raro e prezioso, davvero.

  3. prima di parlare per sentito dire ti consiglio un blog che parla di chavez, smentendo la scandalosa disinformazione italiana sull’argomento
    gennarocarotenuto.it
    anch’io pensavo chavez fosse il buffone che la stampa italiana dipinge.
    non bere tutto quello che la stampa ti rifila.

  4. L’unica cosa riguardante Chavez cui qui si alludeva è che è un sostenitore di Fidel Castro, cosa che credo non vorrai contestarmi. Null’altro.

    Il tuo commento, Scors1, mi pare un lampante caso di eccesso di difesa (e forse rivelatore, ma non faccio dietrologie).

  5. a questo punto potrei dire senza temere di essere smentita che tutti noi parliamo per sentito dire, a meno che scors1 non abbia vissuto a cuba per un bel po’ tanto da raccontarci cosa c’è che va e cosa non va da quelle parti. quando si fanno certe affermazioni come quelle del mio amico credo molto nella bontà della posizione di ‘toccare con mano ‘vivere sulla propria pelle’ ancora di più che ‘vedere con i miei occhi’. volendo essere anche un tantino irritanti, tutto sommato le prime due affermazioni riguardano il senso del tatto che implica la COMPRESENZA vedente/visto; mentre la vista, distanziante e totalizzante, non mi pare abbastanza, dal momento che si nutre dell'”estremo succedaneo dell’esperienza” dell uomo-informato-postmoderno: trovo tutto su internet e questo basta.

  6. Probabilmente Mastella non è il massimo della trasparenza ne della correttezza, ma credo che si stia facendo di lui (oltre che una manovra per screditarlo politicamente,in quanto minaccioso per il sistema bipolarista), come spesso avviene in Italia, un capro espiatorio ( vedi anche Moggi e Calciopoli, Craxi e Tangentopoli, Zidane, gli immigrati, i casi di Cogne e del piccolo Tommaso) sul quale scaricare la rabbia o la commozione di un paese intero, per concentrare l’attenzione e fomentare lo scandalo solo su quella persona o su quel fatto… così magari gli occhi restano chiusi su altre vere piaghe o situazioni.

    E’ facile, troppo facile, prendersela con Mastella,( come ha riconosciunto anche Grillo stesso qualche giorno fa) anche in virtù del suo aspetto da pupazzone un po’ grassoccio,sul quale spesso sfociano le critiche, con la sua goffaggine ed instabilità politica,figlia senza dubbio da un lato anche di opportunismo,ma dall’altro di una, seppur minima, coerenza politica personale, non presente in diversi altri personaggi.

    Come è troppo facile prendersela con De Michelis e dire “Pavarotti, Pavarotti, è morto Pavarotti, e De Michelis è ancora vivo.Dio non è democratico.”
    Tra l’altro quando buon’ anima del grandissimo Pavarotti ha avuto i suoi problemi col fisco italiano,poi risolti con un maxi condono.

    Perchè non prendersela con alcuni poteri forti o ideologie, che nessuno ha il coraggio o la convenienza ad attaccare, come le lobbies femministe,progressiste e giornalistiche, le assicurazioni, ad es…(vi sembra normale che quando si fa un incidente in automobile, non se ne esce più…fra lettere dell’avvocato per sollecitare il pagamento,sollecitato dai carrozzieri che chiedono prezzi sempre più alti, testimoni di professione, macchine che si danneggiano sempre più facilmente x i colpi leggeri….spesso il tutto si risolve in concorso di colpa… nel dubbio…).

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