E’ una buona idea immettere degli elementi che diano sapore ad una campagna elettorale talvolta insipida, o che sa di minestra riscaldata.
Il candidato qui raffigurato, ispirandosi senz’altro a modelli rinascimentali, con un tocco di Arcimboldo, emerge da un fitto boschetto di peperoncini piccanti, suggerendo così la sua ricetta per vivacizzare la politica locale. Il suo pensoso volto s’integra perfettamente alla caustica cornice: pare infatti rappresentare sensibilmente l’essenza stessa del puparuolo.
Napoli può vivere di turismo….povero puparuolo!