26 Aprile 2025

Ho preso una decisione discutibile, probabilmente anacronistica. 

A diciannove anni dalla sua nascita, otto dal suo ultimo post, e dopo due anni offline, ho ripristinato, aggiornato (sia tecnologicamente che graficamente) e ricominciato a produrre contenuti per questo blog.

L’ho fatto a dispetto del suo oggettivo essere cosa desueta, dopo anni e anni in cui i social (e Facebook in particolare, quello dei vecchi o boomer che dir si voglia) hanno completamente rimpiazzato questo ferro vecchio del web.

L’ho fatto per varie ragioni: perché voglio tornare ad avere uno spazio che sia davvero mio, i cui contenuti non siano “ospiti” di qualcun altro, e soggetti quindi a tutta una serie di limiti ed incognite; perché, per il passato, le cose che ho scritto, nel loro piccolo, restino disponibili e condivisibili; perché per il presente e spero per il futuro ho intenzione di scriverne di nuove, degne o indegne di essere lette, che si mettano un po’ “a distanza”, per quanto possibile, dalle velocità effimere e iperconcentrate dei social.

Non voglio tirare in mezzo la tritissima retorica della lentezza, magari calviniana (peggio mi sento). Magari ne propongo una forse meno consunta: quella della tranquillità. E indipendenza. E pure lunghezza (o, meglio, non obbligatoria brevità), se necessaria. Ma soprattutto ho voglia di scrivere e condividere cose che spero davvero possano essere interessanti, almeno per la mia bolla di amici (bolla che si è formata, riconosciamolo, per merito dei social). E magari, chissà, anche per qualcun altro fuori dalla bolla. Vedremo. 

5 thoughts on “(Quasi) Vent’anni dopo

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