26 Aprile 2025

Daniel CraigDiciamoci la verità, non morivo dalla voglia di andare a vedere questo film. Ci sono andato, chinando democraticamente il capo al volere della maggioranza, spendendo aristocraticamente sette cucuzze ed uscendo dal cinema con un preoccupante rigurgito totalitario.
Che dire di questo strombazzato nuovo Bond, attore meno espressivo del sigaro di Clint Eastwood, britannico quanto il dottor Goebbels, reso “sentimentale” e “proletario” per poter dire agli uffici stampa che il mito si rinnova, va al passo coi tempi?  Di questo film esanime, annoiato e distratto anche nei momenti più spettacolari, privo di convinzione e di sostanza? Sfrondato di tutti gli elementi “fumettistici” dello 007 classico, dell’ironia, dei gadgets, della bidimensionalità apsicologica che era la forza di un personaggio che era un cartoon per adulti, sullo schermo non resta praticamente nulla. Qualche bel panorama, qualche bella gnocca, un po’ di combattimenti, un palazzo veneziano che si sfrolla in laguna come un pandoro inzuppato nel caffellatte e poco più. Il rovello sentimentale di James Bond (che qui si vorrebbe talvolta mostrare) identifica il concetto che meglio descrive questo film: impossibile, anzi inesistente.
Poi dice che non è meglio la dittatura, signora mia….

Il conto:
Spesi: 7,00 euro
Valore effettivo: 3,00 euro
Bilancio: -4,00 euro

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