26 Aprile 2025

L'umile titolare sul palco del Premio LoriaSeconda ed ultima parte delle cronache di questo weekend speso felicemente tra pagine e tortelli, scrittori e palazzi antichi, amici vecchi e nuovi.
Anche la giornata di domenica si presentava piena di appuntamenti appetitosi sotto ogni punto di vista, e si è conclusa (per me) con la premiazione ed una piacevolissima cena con alcuni tra i finalisti. Volete sapere subito com’è andata – la premiazione, intendo-? Ve lo dico: il vostro umile titolare non ha vinto. Ma non se ne rammarica se non in misura infinitesimale. Qualsiasi cosa si fosse aggiunta al semplice fatto di essere arrivato in finale al Premio Loria sarebbe stato tutto grasso che colava (espressione particolarmente calzante, data la forsennata dieta iperproteica cui mi sono sottoposto di buon grado in questi luoghi). Ho visitato una città incantevole, ho pranzato, chiacchierato, riso, discusso con persone incontrate qui per la prima volta o già conosciute, scrittori affermati e “colleghi” apprendisti. Mi sono divertito un mondo. La cosa bella è stata, oltre alla qualità degli eventi ed all’impeccabile efficientissima organizzazione, l’atmosfera che si respirava in ognuna delle “poltrone” dislocate per la città: un’atmosfera allegra, gioiosa, tutt’altro che paludata o pensosamente penitenziale (rischio che si può correre in certi contesti in cui le parole “arte”, “letteratura”, “cultura” invece che rappresentare momenti di potenziale felicità e crescita per ciascuno, sono inflitte come fardelli da trasportare con sofferenza compiaciuta). Qui si è parlato di libri, di scrittura, di storie reali ed inventate, ed anche di drammi o luoghi oscuri con la leggerezza priva di superficialità che è, a mio avviso, la tonalità cui si dovrebbe aspirare in quasi tutti i contesti, ed in particolare in quelli in cui si fa lavoro culturale.
Non mi dilungo ulteriormente sulle cose che ho visto, su quelle che non sono riuscito a vedere, e sulla lista infinita di libri che mi è venuta la voglia di leggere a Carpi, spesso dopo averne conosciuto gli autori. Finirò sul lastrico, se me li compro tutti. Comunque, a poco a poco, ve ne (ri)parlerò qui.

2 thoughts on “Diario Carpigiano (2)

  1. carissimo marco, i miei più sinceri complimenti per questo spazio splendido che curi e in cui ti curi. come noi tutti del resto. ancora grazie per l’entusiasmo con cui hai vissuto la festa e la possibilità di lasciarsi respirare che hai dato alla nostra città.
    lara.

  2. Beh, che dirti…. qui si rischia la sviolinata perpetua…. Sono contento. Ti dico solo che, Premio o non Premio, ho intenzione di ritornare a Carpi e dintorni da turista, appena possibile.
    Grazie, a presto,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *