Nonostante tutto, la politica ci può regalare qualche momento di buonumore, se si ha lo stomaco abbastanza forte. E i manifesti elettorali sono, generalmente, una miniera di umorismo involontario.
Riparte quindi dopo qualche anno la gloriosa rubrica di questo umile blog, che ha avuto in passato momenti di rionale successo (con qualche fraudolenta punta nazionale). Spero di mantenere una frequenza regolare, quotidiana: il materiale non manca. Ed ecco il primo, succulento reperto (cliccare per ingrandire).
Avvistato su un consunto muro di Via Chiatamone, il ciclostilato conferma quanto il partito di Di Pietro sia aperto a tutti, ma davvero a tutti, come dimostrano numerosi precedenti, e, in particolare, abbia una decisa inclinazione al candidato mistico. D’altronde, per sconfiggere l’Unto del Signore, è necessario mobilitare ogni forza utile, anche l’esorcista, se necessario. Il minaccioso elenco di conseguenze del mancato voto al candidato, venato di tagliente sarcasmo, dovrebbe far riflettere ognuno di noi.
Notare anche come il cognome del candidato sia tutto un programma…
Giusto. Cosa doni poi, rimane un mistero (doloroso?)
dona se stesso a Dio e alla politica napoletana!