26 Aprile 2025

Lady HendersonUna delle cose che fanno in molti sui blog, e che mi ripromettevo di fare anch’io, è parlare dei miei “consumi culturali”: cose che ho visto, letto, ascoltato. Non proprio recensioni: poco più di un mi è piaciuto/non mi è piaciuto.

Il primo di questi post -il presente-, mi fornisce un’idea aggiuntiva. Eccola.

Ieri ho visto Lady Henderson Presenta di Stephen Frears. Vedendolo, ho pensato: vale i soldi del biglietto (7 euro, tariffa festiva). Ed è già un fatto positivo, no? Spesso esco dalla sala con la sensazione di essere stato vittima di furto con destrezza. Quindi questo mi pare un ragionevole criterio per giudicare i cosiddetti prodotti dell’ingegno, che pur sempre merci sono: quanto ho pagato, quanto valeva, ci ho perso, ci ho rimesso.

Nello specifico: attori straordinari, divertente, intelligente. Personaggi ed ambientazione abbastanza classici da soddisfare il desiderio di familiarità con le cose che si amano perchè si conoscono già, ma abbastanza poco convenzionali da non turbare la coscienza del cinefilo moralista. Nella seconda parte la commedia scivola verso il dramma, ma senza esagerare e senza dare l’idea -frequente tentazione degli sceneggiatori eccesivamente coscienziosi- che si debba redimere la troppa leggerezza con la serietà redentrice. Frears non ne ha avuto bisogno. Ogni leggerezza ha la consistenza dell’intelligenza, ogni serietà sottindende -e in un punto afferma esplicitamente per bocca della protagonista- il movimento della vita e del diritto alla gioia anche sotto le bombe di Hitler.

Il conto:

Spesi: 7 euro
Valore effettivo: 7 euro
Bilancio: 0,00

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