Grazie a The Petunias, ho avuto modo di ascoltare un paio di brani dal nuovo album dei Beatles. Quello che è una sorta di collage/remix/restauro e recupero di inediti, curato da George Martin e suo figlio, per uno spettacolo del Cirque du Soleil, col beneplacito dei due fab superstiti e delle altre due vedove.
Magari sono affrettato. Ma mi sembra una cosa straordinaria.
Io del resto non sono attendibile. I Beatles per me sono come la mamma. L’unico centro di gravità permanente che ho da quando sono nato, forse da prima ancora. L’unica entità estetica, morale, culturale, affettiva che è rimasta solidamente intatta, immune al consumo che gli anni applicano alle persone, alle cose, alle idee e perfino alle emozioni. Ma mi fermo qui, ormai sono un anziano sentimentale, di quelli che se attaccano la pippa poi non la finiscono più.
L’operazione, in sè, mi fa inorridire….
Secondo me, non è il caso di fare gli snob. Visto chi si è presa la responsabilità dell’operazione, ma soprattutto avendo ascoltato il risultato. Ho sentito solo le due canzoni che sono su the petunias, ed ho gettato al mare ogni riserva. Fidati.
Vabbè, sto giusto cercando un cd per “inaugurare” il mio nuovo impianto hifi…
Auguri!… Ma è quello esoterico, supersfax costosissimo etc. etc.?
Comunque, il CD è un’ottima scelta. Tutti dicono che se non altro l’operazione di recupero digitale dei vecchi nastri è di una qualità stupefacente, che consente di apprezzare dettagli in precedenza indistingubili…
Sul mio nuovo impianto supersfax conto di non perdermi neanche un dettaglio… altro che mp3 !
ps: ricordo ancora il disco che inauguro’ il mio precedente impianto (in parte via via modificato, tranne che nei diffusori, che resistono da allora): Pino Daniele, album omonimo, 1979…