Anche se non l’ho mai incontrata in carne e ossa, Alessandra Celano è una mia amica. Una “compagna di giochi”, come ci piace definirci. Una persona a cui voglio bene e che ammiro profondamente e sinceramente. Ad essere scrupolosi, Alessandra mi era nota da moltissimi anni, ben prima che Facebook ci facesse incontrare. Da quando lessi -restando folgorato- quel capolavoro seminale che fu Sfiga all’Ok Corral (Einaudi Stile Libero 1998, a cura di Stefano Bartezzaghi), di cui fu una dei principali contributori. Poi ci siamo incrociati su Vibrisse, il blog di Giulio Mozzi, sempre pronti a gettarci nella mischia quando Giulio lanciava le sue sfide ludoletterarie. Infine venne Facebook e la conoscenza diretta con lei e suo marito Duccio Battistrada, altro esagerato talento nel campo che ci accomuna: quello dei cultori e praticanti di wordplay o detta in termini più grezzi, di giochi con le parole, di ludoscrittura, ludoletteratura, ludolinguistica e tutti i ludo che preferite.
Piove sul bugnato – Il riso e il serio (Industria e letteratura 2025, collana Frisbee) è la sua prima pubblicazione “da solista”, per così dire (nel 2022 è stata una dei vari autori di Biancaneve e i settenari (Bompiani), altra imprescindibile summa di scritture ludiche). Ed è un libriccino prezioso che raccoglie il meglio della sua produzione ludopoetica. Ché di poesia si tratta, alla fine. Che poi questa poesia scaturisca da un gioco, una regola, una contrainte oulipiana tutto sommato, e paradossalmente, è secondario: qualsiasi artificio creativo sia alla base del prodotto letterario, se non passa attraverso talento, sensibilità, diciamo pure ispirazione, è destinato a produrre roba fredda e cerebrale. Alessandra invece ci regala cibo caldo per l’anima e l’intelletto, ci fa ridere e ci commuove. E ci fa esclamare ma quanto è brava!
Le forme utilizzate sono tante. Vale la pena di enumerarle, ricopiando l’indice: Limerick; Anagrammi e luoghi a(nagram)mati; Endecasillabi, sonetti; Poesie anatomiche; Sciare; Poesie da prose (Alessandrini presi in prestito); Cuciverba (sic); Cinque poesie brevissime. Ognuna di queste forme ha alla base una regola cui si attiene strettamente per produrre, con grande creatività, testi che divertono ma che alle volte aprono inaspettatamente squarci lirici di altissima qualità poetica. Qualche esempio:
dai Limerick:
C’era un fabbro ferraio a Vipiteno:
decise di forgiar l’arcobaleno.
Un arco a tutto sesto
non gli sembrava onesto:
gli preferì un triangolo scaleno.Un archeologo in gita a Selinunte
guardando quelle metope consunte
pensò: «Di questo tempio
il tempo ha fatto scempio.
Oh, come tutto quanto è transeunte!»
dai Maltusiani:
È la sfiga quella cosa
che la scacci e lei ritorna,
fai scongiuri, fai le corna e
niente, lei si ripresent.È la sfiga quella cosa
che i tuoi gesti apotropaici,
forse perché troppo laici,
non sortiscono l’effett.
dai Luoghi anagrammati:
Nell’alba, l’oscurità d’anima,
amanti soli nell’alba cruda.
L’umida Bacoli, nella strana
costa brulla, l’amai: in lande,
dal mare, balla luci sonanti.
All’ora bella d’un’antica SIM,
all’ora bella, canti mandi su.
Bella diranno l’alta musica
santa. Calma, lì ballerò nudi
balli. Culla, storia ne manda.
All’ora bella, da cani smunti
sull’erba, alla mitica donna.(ogni verso è l’anagramma di Antro della Sibilla cumana)
da Endecasillabi, sonetti:
In mezzo a carte da riordinare
c’è un biglietto dell’autobus usato
obliterato, anzi (era di maggio,
due anni fa), all’una meno venti.
Dove andavo? Che cosa succedeva?
Era di maggio, forse c’era il sole,
il tepore di quando è primavera.
E chi mi accompagnava? O ero sola,
nel mezzo traballante sulle buche?
(Oh, le buche! le buche ed il degrado…)
Cosa è rimasto, allora, di quel giorno?
Solo un Biglietto Integrato a Tempo.
Disintegrato è invece quel mio tempo,
scaduto, cancellato, obliterato.
Sono solo alcuni piccoli campioni di un repertorio multiforme (letteralmente) e pieno di sorprese. In questo libro c’è un florilegio di idee, divertimenti, sentimenti, malinconie, tenerezze, ironie, intelligenza. Probabilmente io non sono un giudice imparziale. Ma ve lo raccomando.
PS: Questo libro ha ripreso il titolo del blog di Alessandra, che è una risorsa preziosissima per chi come noi si diletta di ludoscritture. Ci troverete molte delle cose presenti nel libro, e moltissime altre inedite, che spero prima o poi cessino di esserlo. Il blog, a parte l’annuncio della pubblicazione degli ultimi due libri, non è aggiornato da un bel po’, come del resto il succitato Vibrisse. Dico ad Alessandra e a Giulio: io ho resuscitato questo blog dopo otto anni, forse incautamente, ma magari anche perché era arrivato il momento, era nello zeitgeist. Perché non provate a fare qualcosa in questo senso anche voi? Mi mancano i cimenti di Giulio (oltre al resto), e delle cose belle di Alessandra non sono mai sazio. Pensateci.