Da un po’ di tempo a questa parte, inesorabilmente, mi rendo conto che tendo a fare pensieri terribilmente moralisteggianti. Talvolta mi sembro mia zia, talatra (orrore) una federcasalinga o qualcuno del MOIGE.
Oggi, sto lavorando a casa. Prendo una pausa, mangio qualcosa, accendo automaticamente la TV. C’è uno di quei programmi del mattino per casalinghe non troppo frivolo: ospiti, interviste, vari argomenti. C’è un tipo che spiega meticolosamente come si preparano cocktails, di quelli very strong. Gin, vodka etc., il tutto con un aura di mitologia genere “nobiltà e tradizione del cocktail come status symbol” (è una mia libera interpretazione, sia chiaro).
Da consumatore occasionale, m’interesso. Poi penso: Questi ipocriti pseudocorretti rompono le palle colle campagne antifumo, salutiste, proibizioniste, e poi fanno a mezzogiorno sulla rai queste apologie etilistiche.
Vi prego, ditemi se davvero mi sto rincoglionendo.
